il mio cinema
NON HO
SONNO di Dario Argento
e le mie variazioni
di sceneggiatura
NON HO SONNO (2001) di Dario Argento è
un buon thriller a tinte forti, con molti effetti speciali, ambientato in una
Torino cupa e notturna, che a tratti ricorda (volutamente) Profondo rosso. A mio
parere, insieme a “La Sindrome di Stendhal”, l’ultimo film veramente ispirato
che Argento abbia diretto…
In
occasione della sua messa in onda su IRIS, giovedì 6 agosto ore 21,10, voglio
segnalarvi una curiosità che mi riguarda e, specificamente, una variazione di
sceneggiatura che proposi ad Argento durante la lavorazione del film. Tale
variazione non fu poi attuata, ma resta la mia soddisfazione per aver
partecipato ad un progetto così importante.
Di
seguito la trama del film (senza spoiler):
A
Torino, nel 1983. Vediamo il commissario Moretti (Max Von Sydow) accanto a
Giacomo, che ha assistito inerme alla barbara uccisione della madre da parte di
un sadico killer, ma non l’ha visto in volto. Eccessivo l’omicidio, in puro
stile Argento-Stivaletti: un corno inglese usato per sfondare la trachea della
donna. Con un salto temporale di diciassette anni, scopriamo che il killer -
chiamato il nano assassino - non è morto come si pensava, ma torna a colpire,
uccidendo due prostitute. Il vecchio commissario Moretti, che soffre d’insonnia
ed è in pensione, si occupa del caso insieme a Giacomo (Stefano Dionisi), che
torna a Torino per capire chi ha ucciso sua madre. Riprendono gli omicidi, tutti
bizzarri, e il commissario si rende conto che si basano sulle le strofe di una
vecchia filastrocca, ripresa da La fattoria degli animali e contenuta nel libro
scritto dal presunto killer (La fattoria della morte), il nano, che era un
autore di gialli. Il colpevole, come regola, sarà il meno prevedibile, dopo che
il regista ci ha però fatto sospettare di tutti, persino del fantasma del
vecchio killer (il nano Vincenzo)….

Questa è
la variazione di sceneggiatura che
avevo proposto, riguarda l’omicidio di Mel al vecchio
lavatoio:
Alla
toilette Mel chiama qualcuno al cellulare, sentiamo solo brani della
conversazione:
“ Avevi ragione, la mia amica Lorena (è la
prostituta uccisa sul treno) segnava tutti gli appuntamenti sull’agendina… l’ho
trovato. Si chiama… (non si distingue il nome)”
“Brava! Bel lavoro! Adesso ci penso io… a quel
bastardo gli scuciamo venti milioni, per cominciare!” è Beppe, il guardamacchine
della stazione, a rispondere all’altro capo del telefono “…naturalmente dieci a
me e dieci a te. Mi basta che tu mi “copra le spalle”, quello è uno con cui non
scherzare! …il posto lo sai, fissiamo domani sera, alle 11…telefono subito.”
Mel
sorride soddisfatta chiudendo la comunicazione, poi si rassetta un attimo e,
svelta, esce dai bagni; si sente a disagio anche se non è entrato nessuno, è
come se qualcuno la spiasse…
Mattinata
successiva, esterno cimitero cittadino. Giacomo sistema dei fiori sulla tomba
della madre; ha l’aria sconvolta e trasale sentendo la voce di Moretti – “Ero
sicuro di trovarti qui, figliolo…sono passati degli anni, ma non sei il solo che
non riesce a dormire sapendo che l’assassino di tua madre è ancora libero. Credimi, mi dispiace…ma forse puoi ancora
aiutarmi…”
“Mi
lasci in pace, Moretti. Ho già detto tutto alla polizia ed è servito a ben poco,
visto che “il nano” è ancora in giro ad ammazzare gente!” replica Giacomo,
mentre tenta di allontanarsi.
“A volte si trascurano dei particolari, degli
indizi apparentemente insignificanti...” l’anziano poliziotto lo prende per il
braccio “…ad esempio dei dettagli: sulle amicizie, sul lavoro…”
“Che
vuole ci sia… mia madre era una donna tranquilla, insegnava musica e piaceva ai
suoi alunni… da qualche parte devo avere ancora i loro quaderni, i loro
compiti…”
“Giacomo,
è tardi devo rientrare in università” è Dora che, sopraggiunta, li interrompe
“lo vuoi il passaggio o torni con il signore?”
“Vengo subito, Dora.” Giacomo ne approfitta per congedarsi “lo vede
commissario, lei cerca aiuto da uno che si è pure fatto ritirare la patente…
arrivederci”.
“…mi
piacerebbe vederli, Giacomo…” soggiunge Moretti salutando i due giovani “..quei
quaderni, intendo.”
Quella
notte, presso il vecchio lavatoio, Mel rabbrividisce, poi con circospezione
entra nel lugubre locale, è sempre in comunicazione con Beppe, al cellulare:
“Sei sicuro che fili tutto liscio?” Beppe, che sta guidando da qualche parte, la
rassicura: “Tranquilla! Nessun pericolo. Quello ha lasciato il denaro ed ora sta
tornando a casa…non l’ho perso d’occhio un momento! Devi solo recuperare il
pacchetto coi soldi e filartela. Adesso sta entrando in un’area di
servizio…”
Mentre
Mel si fa largo nello squallore dell’ambiente, un occhio malevolo la fissa
dall’oscurità. La bella cubista si china per raccogliere l’involucro sotto la
vasca, ma subito caccia un urlo, un ratto l’ha sfiorata. Spaventata, afferra il
pacchetto e con ribrezzo si rende conto che nella mano le è scivolato un occhio
umano! Di colpo si sente la musica di un carillon.
Mel,
terrorizzata, corre verso l’uscita, ma il sibilo di una catena che le aggancia
il fragile collo rompe il silenzio e la ricaccia nell’incubo. La figura apparsa
dal nulla le è addosso, la ghermisce, inesorabile, e con violenza inaudita le
sbatte il viso devastandolo contro il marmo freddo; una, due volte e poi
ancora…mentre una voce dal tono infantile ripete: “prego, dammi l’agendina!
Dammi l’agendina!…”
Beppe
sta in auto all’area di servizio e non capisce cosa stia succedendo (al
cellulare solo rantoli e gorgoglii) impreca perché ha perso di vista il
ricattato, poi qualcuno batte al finestrino…”Che vuole?!..No! Non è possibile!
Cristo, no! Non farlo, ti prego” urla, disperato….
Gianpaolo
Saccomano
NON HO
SONNO di Dario Argento (Personaggi ed interpreti
principali):
Max Von
Sydow: Ulisse Moretti
Rossella
Falk: Laura De Fabritiis, madre di
Vincenzo
Stefano Dionisi: Giacomo
Gallo
Chiara Caselli: Gloria (Chiara sarà poi protagonista di un altro film a cui
sono molto legato come sceneggiatore: "COVER BOY" di Carmine
Amoroso)
Roberto Zibetti: Lorenzo
Betti
Paolo Maria Scalondro: Commissario
Manni
Gabriele Lavia: Avv.
Betti
Roberto Accornero:
Fausto
Daniela Fazzolari: Maria Luisa, fidanzata di
Lorenzo
Barbara Lerici:
Angela
Massimo Sarchielli:
Leone
Diego Casale:
Beppe
Alessandra Comerio: signora
Betti
Elena Marchesini: Mel (la
gattina)
Aldo Massasso: Detective
Cascio
Barbara Mautino: Dora (la
coniglietta)
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